housing sociale udine

ipotesi diverse di sistemi costruttivi

Descrizione

Il sito scelto per il piccolo edificio residenziale, è un’area di frangia posta nella periferia nord di Udine. L’area è a forma trapezoidale: ha un fronte sull’asse di penetrazione Nord-Sud di Via Gorizia, il lato settentrionale sullo slargo Via Monte Coglians, sede di un parcheggio a servizio di un popolare mercato all’aperto che si svolge ogni sabato (Mercato di Viale Vat), e il lato obliquo su via Del Tiglio. È occupata da un prato e dal rudere di una casa. Il tessuto suburbano di villette e condomini che occupa via Gorizia si interrompe qui per far posto allo slargo del mercato, più un vuoto irrisolto che uno spazio strutturato. L’area offre quindi l’occasione per pensare il rapporto tra residenza collettiva, strade e spazi pubblici in una tipica zona “B” del piano regolatore.

Le superfici degli alloggi per numero di occupanti si riferiscono ai tagli dell’edilizia sociale convenzionata e a quelli del mercato medio-alto, posizionandosi a cavallo tra loro per definire una residenza accessibile a classi con risorse economiche limitate ma comunque competitiva sul mercato immobiliare. Tutte le stanze dell’alloggio hanno di solito un’unica funzione specifica. Raramente troviamo ambienti flessibili che possono essere impiegati per più attività contemporaneamente o alternativamente. Questo è uno dei limiti dell’housing tradizionali che nel lavoro sono stati criticati e ridefiniti.

La progettazione è stata sviluppata in tre sistemi costruttivi differenti per comprendere meglio come ognuno di essi comporti un rapporto tra struttura, tamponamento e espressione materiale specifico e diverso dagli altri. Si vuole, infatti, fare capire come il rapporto tra linguaggio architettonico, la scelta di un sistema costruttivo e l’espressione materiale sia indissolubile. L’articolazione materiale condiziona l’edificio a tutte le scale, non solo a quella del dettaglio. La modifica del sistema costruttivo, inteso come insieme coerente, non può che cambiare il progetto: ogni diverso sistema costruttivo sperimentato, porterà quindi a un edificio simile ma differente. La scelta costruttiva è legata, innanzitutto, a una tradizione moderna e contemporanea che propone specifici rapporti tra struttura, tamponamento, espressione della costruzione e dei materiali.

La disponibilità di un sistema costruttivo è oggigiorno condizionata dalla presenza di specifiche tecnologie standard proposte dal mercato, dalla loro ottimizzazione economica e temporale, dalla cultura costruttiva delle imprese che erigeranno il manufatto e dai vincoli posti dalle normative, le quali, tendono sempre di più a proporre una stratificazione di materiali diversi sull’involucro nell’ottica di un’ottimizzazione energetica passiva dello stesso. Questa moltiplicazione di strati materiali, tende a mascherare la struttura, permette di avere materiali diversi per la finitura e opera una sorta di divisione del lavoro tra gli elementi costruttivi “grezzi” (nascosti) e “finiti” (in vista). Nello specifico qui si è posto come obiettivo quello di mantenere una sincerità strutturale anche nelle finiture scelte, in base alla tipologia di sistema costruttivo sviluppato:

1 – sviluppo del progetto con sistema costruttivo in cemento: struttura muro continuo – finitura calcestruzzo a vista

2 – sviluppo del progetto con sistema costruttivo in legno: struttura x-lam – finitura scandole in larice

3 – sviluppo del progetto con sistema costruttivo in acciaio: struttura telaio – finitura lastre metalliche

Collaboratori

progettato con: David Naglic

testi: Pietro Valle

Dati in sintesi

codice:

HSU

stato:

università

tipologia:

residenze

location:

UD

superficie:

3940 mq

anno:

2017

fasi:

0-1-2